I miei nuovi compagni

Sono lontana dalla mia casa ormai da diversi mesi padre e il peso della mia missione si fa sempre più sentire. Come era stato previsto dal Consiglio dei gerofanti, ho portato il giovane cane Konda con me ed egli dopo un lungo peregrinare mi ha condotto al cospetto di un gruppo di giovani avventurieri, riconoscendo in uno di loro il suo legittimo padrone.
Si chiama Falstaff, è un ranger. Ho l’impressione che tra tutti sia colui che ha il cuore più buono, i sentimenti più sinceri. Sul suo corpo sono evidenti segni di battaglie molto pericolose al quale è sopravvisuto. Se Konda ha scelto di essere il suo compagno animale vuol dire che il suo animo è gentile, so che non mi lascerebbe mai in una situazione di pericolo senza venirmi in aiuto.
Ho trovato molta affinità con un chierico di Erin, un ragazzo molto giovane ma già affermato nei suoi interessi clericali. Si chiama Theodor. E’ colui che più mi ha aiutato ad ambientarmi e che si è interessato a me, ma è anche stato l’unico che mi ha fatto delle domande per scoprire qualcosa sulle mie origini o sui miei scopi. Il più arguto di tutti, senza ombra di dubbio. La sua giovane età cela una tempra e una fede molto risolute, ed ha l’impronta naturale del leader. In qualche maniera già mi fido di lui, e spero che riconoscerà in me una valida compagna. Sento che lui è la persona che più mi potrà capire quando sarà il momento di rivelargli la verità, ma sento anche che ne sarà la persona più coinvolta.

Non ho mentito a questi ragazzi ma gli sto nascondendo i miei veri intenti, e questo non mi fa onore. Ma per ora non ho scelta padre, il Consiglio del quale tu stesso fai parte è stato chiaro al riguardo. Inoltre la mia identità deve rimanere nascosta più a lungo possibile, anche per non metterli in pericolo..

Tra le fila di questo gruppo ci sono anche due giovani maghi. Ho avvertito una situazione molto inquieta tra di loro, si tengono a distanza l’uno dall’altro, ma si spiano, si osservano, sono legati tra loro in qualche maniera anche se non vorrebbero. Credo siano affascinati l’uno dai poteri dell’altro ma nessuno dei due ammetterebbe di essere più debole, e tutto questo scaturisce in una forte competizione. Con uno dei due, Telhema, non ho ancora molta confidenza ma i suoi poteri sono affini con i miei, anche se lui ancora non lo sa, e questo mi fa pensare a lui comunque come un buon alleato, nonostante l’antipatia che ogni druido non può che provare per tutti gli utilizzatori di magia arcana, un potere cosi innaturale e disgregante.
Laltro però, Crovont, lo sento pericoloso, sembra distante ed egoista, usa poteri vicini alla necromanzia e non riesco a fidarmi di lui, e lui non mi ha mai veramente accettata. Ma anche lui è un componenete di questo gruppo e se come penso il mio destino è così tanto legato a queste persone esso è legato anche a lui. Dovrò accettare di avere un compagno così diverso da me. Il guerriero più forte è invece una nano di nome Nart, molto scorbutico e diffidente, ma io lo trovo adorabile. E’ una persona coraggiosa e più sensibile di quanto non voglia far vedere, ma gli occhi di una giovane donna riescono a scorgere l’emotività quando presente, anche in un forte e tradizionalista nano. E’ un valido alleato in battaglia e disporrà sempre dei miei poteri per rimarginare le sue ferite.
E infine c’è un ragazzo di nome Adam, un bardo che suona in maniera incantevole il suo strumento a fiato, ma sembra essere una personalità confusa e caotica. E’ evidente che è una persona molto arguta e intelligente, ma è privo di raziocinio e spesso agisce in maniera inaspettata. Ho la sensazione che un giorno ci metterà tutti in pericolo con la sua impulsività. A volte mi guarda con occhi interessati, ma forse mi sta solo studiando.. Tutti insieme hanno già affrontato molti pericoli e situazioni estreme, diventando anche i Signori di una piccola fortezza a Chateau d’Anglais.
Questi padre sono diventati i miei compagni, non sarà facile farmi accettare da loro completamente ma ce la farò. I nostri destini sono legati ed i nostri futuri si accomunano. La mia missione è di vitale importanza ed io la porterò a termine, per il bene di tutti e di ogni cosa.
Sento i miei poteri crescere ogni giorno di più, in maniera così veloce che quasi non riesco a controllarli.
Persino il rapporto con la mia amata Ester, la mia vipera con la quale condivido l’esistenza, sta diventando sempre più saldo e vasto. Grazie ad un legame mentale con lei ho avuto una premonizione, potere che non mi appartiene ma che grazie a lei ho ricevuto.
La mia Ester…gli altri la guardano sempre con molta circospezione e con un pizzico di timore, ma non li biasimo. Un grosso serpente non può trasmettere fiducia, anche se con me è una creatura dolcissima. Mi difenderebbe fino alla morte, ma resta comunque un animale speciale e molto pericoloso.
Padre intercedi per me verso Edra e Silvanus e che la Madre Terra mi sia sempre di conforto.