Mith Drannor, Anno 1 dell’era imperiale

Lode all’Inviolato di Frate Eteleberto

Ne abbiamo attraversate di tempeste
e quante prove antiche e dure
ed un aiuto chiaro da un’invisibile carezza
di un custode.

Degna è la vita di colui che è sveglio
ma ancor di più di chi diventa saggio
e alla Sua gioia poi si ricongiunge
sia Lode, Lode all’Inviolato.

E quanti personaggi inutili ho indossato
io e la mia persona quanti ne ha subiti
arido è l’inferno
sterile la sua via.

Quanti miracoli, disegni e ispirazioni
E poi la sofferenza che ti rende cieco
nelle cadute c’è il perché della Sua assenza
le nuvole non possono annientare il Sole




Postilla di Frate Brandano da Glenthia

E lo sapeva bene Galaverna
che il diavolo è mancino
e subdolo
e suona il violino.