Il percorso è chiaro davanti a noi, ma sebbene persino io mi stia sapendo destreggiare con l’orientamento da questa mappa arcana il terreno diviene più ostile ogni ora che proseguiamo. Non solo è via via più impervio, le salite sono più faticose, ma anche lo spirito risente di una vista di un paesaggio via via più brullo e sconfortante. La vegetazione sta ormai sparendo dai nostri sentieri, e in cambio dell’erba sotto ai piedi abbiamo le ossa di centinaia di corpi caduti in chissà quante battaglie, ma ecco che Chandra riconosce qualcosa, sono ben visibili davanti a noi due colossali statue, ci ha raccontato della sua visione, la meta del nostro viaggio è sempre più vicina.