Ci volle un po’ per riprenderci, chi nel corpo chi nello spirito, ma presto avremmo dovuto proseguire il nostro cammino. Le sale del silenzio ci attendevano, la via scavata nella roccia per giungere alle torri di cenere, e quindi al cancello degli uccisi. Durante la nostra marcia vi fu un violento scontro con delle creature non morte che infestano ormai le sale del silenzio da molti anni, questo si risolse facilmente, ma ci portò a conoscenza di nuove verità sconcertanti. Una di queste creature si rivelò essere in realtà ancora viva, e rispondeva al nome di Djabel. Ci confessò che il tomo che stavamo da lui cercando non era in suo possesso, che lo stesso conclave sottoposto al magister l’aveva sottratto, un vero tradimento era quindi in atto ad Alekhin. Lo stesso Djabel fu poi condannato al destino di rimanere per sempre in quelle sembianze orripilanti. Tuttavia questi ci condusse verso l’uscita, o quella che doveva essere, poichè nella sala che dava al cancello qualcuno ostruiva il passaggio.