Tra i vari tentativi di esplorazione, l’ultimo ci ha ricondotto all’interno del cunicolo degli orchetti. Detesto doverlo ammettere ma questa cosa che Chandra chiama “intuito femminile” per una volta ha funzionato. La nostra chiave alle fine si trovava proprio li dentro, e non aveva la forma nè di una pietra luminosa nè tantomeno di una chiave vera e propria. Si chiama Miranda, è una donna, ed era prigioniera di questi mostri. Abbiamo presto capito che anche sua sorella era stata rapita, e tristemente siamo giunti alla conclusione che si trattasse proprio della donna sacrificata poco prima dagli orchetti. Tuttavia l’abbiamo condotta in salvo da li, costretti a mentirle per non indurla a commettere qualche gesto incauto. In cambio lei ci ha condotti a un passaggio nascosto, che ci avrebbe portato dall’altra parte del portale… stranamente questo è situato in prossimità del nostro primo incontro col nostro viscido schiavista. Ovviamente non è una coincidenza.