Capitolo 7 – Enkara

Superata una palizzata posta a protezione della città, sorvegliata da una donna poco cortese e piuttosto mascolina, ci troviamo un paesaggio certo meno confortante del previsto. Si tratta di un luogo triste e squallido, un centro abitato di modeste dimensioni, e sembra essere in rovina da tempo. Quel tale, Cacopulos, ci aveva già avvisato dello stato di disgrazia in cui la città era caduta, e sembra che la causa sia il suo attuale governatore, o forse sarebbe più da chiamare dittatore. Un embargo posto da lui stesso con lo scopo di contrastare le ribellioni al suo comando sta causando l’impoverimento di tutta la città, e solo il traffico di schiavi sembra essere consentito. Questo luogo sembra essere migliore delle rovine dall’altra parte del cancello solo in apparenza. Ma avrò tempo dopo per continuare queste mie considerazioni, trovare la locanda ora ha una certa priorità, non mangiamo degnamente da troppo tempo ed esattamente non saprei nemmeno dire da quanto.