In un turbine di sogni inquieti finalmente mi svegliai a tarda notte, le mie zampe tremavano mentre nella mia carne si faceva largo un formicolio sempre più costante, risvegliandomi dal torpore mi accorsi di avere la lingua secca e la vista annebbiata.Strisciai fino alla ciotola più vicina bagnandomi il muso con un po’ d’acqua. La stanza dove mi trovavo era buia, oltre a quello del sangue incrostato sulle mie ferite nell’aria aleggiava odore di legno bruciato e un flebile sentore di carne; probabilmente i resti del pasto degli umani. Feci per alzarmi ma fitte di dolore mi riportarono a terra e ricordai: gli uomini impazziti che urlando mi minacciavano con il fuoco e con i bastoni, il mio compagno che si frapponeva tra me e loro snudando le zanne di metallo, un uomo che mi posava una mano sopra la testa e poi il buio.. Ned Kerrigan! sono nella Torre Verde. Questo pensiero era estraneo alla mia mente, non capivo cosa significasse quindi lo ignorai.I muscoli mi dolevano ma dovevo mangiare, a fatica mi spostai nell’altra ciotola cercando di trangugiare un po’ di carne.Mi rannicchiai a terra e mi svegliai nella locanda del Bagatto Brillo, più stanco di quando mi fossi addormentato.I sogni di lupo richiedevano molte energie, ma almeno adesso sapevo che Nymeria si stava riprendendo.Ripensai alla giornata precedente, avevo agito come un cucciolo spaventato, tralasciando tutta la saggezza tramandata dai miei avi per la cruda ferocia animale. Chissà cosa avrebbe detto il saggio Darkleaf se mi avesse visto, ma d’altra parte non credo che lui si fosse mai trovato in situazione analoghe, dopotutto per quel che ne sapevo aveva sempre vissuto nella foresta.Beh, ecco cosa succede ai druidi in cattività, se da una parte mi sentivo in colpa per aver perso il controllo, dall’altra non riuscivo a togliermi dalla testa quella promessa che più di ogni altra cosa avrei voluto mantenere.Murdock, tu morirai per mano mia.