In cammino verso Elric (parte XVIII)

Il viaggio per Luth Golein è stato tutto sommato agevole, a parte l’incidente del pedaggio. Pare che questa città, guidata dal barone Krovnar, abbia nella gilda dei ladri una potente forza politica. Si vocifera infatti che Alchor, figlio del Barone, abbia per amico il capo della stessa gilda dei ladri. Tuttavia a parte questa stranezza e il fatto che a corte fossero ospiti alcuni emissari del Re Stregone (o chi per lui), la nostra breve permanenza non ha avuto spiacevoli incidenti. Trovata la cattedrale e parlato con il vescovo, ho scoperto finalmente che il volume che devo riportare indietro al Cardinale è custodito in un villaggio da alcuni monaci studiosi. Ed è qui che la nostra avventura ha iniziato a mostrare chiari segnali di pericolo ed urlato i nostri nomi. Infatti sembra che l’influenza del tomo abbia avuto sui poveri villici un effetto devastante: alcuni di essi sono impazziti, sembra soprattutto tra i monaci, mentre la gente comune sembra trasformarsi di notte in zombi aggressivi e privi di senno. Solo il potere di Elric ci ha evitato la morte. In ogni caso ho avuto l’occasione di conoscere la famosa Elyanna, sposa di uno dei cinque antichi non morti che sembra abbiano causato non pochi problemi alle nostri genti in un lontano passato. Ella ci ha implorato di aiutarla, ma in che modo potremmo mai farlo? Elyanna è stata uccisa dal suo oscuro consorte e forse la sua anima vaga come uno spirito errante alla ricerca di una pace che nessuno a parte Elric potrà mai darle. Inoltre le terribili notizie sembrano non finire qui: il Malus Viserai infatti è stato trafugato da un nostro vecchio nemico, seguace di Melchia, uno dei cinque, il quale sembra essersi rifugiato in alcune rovine ad ovest del villaggio. Presto partiremo, stando sempre attenti ad avere il sole alle spalle, ma il futuro incerto è sempre lì, in agguato.

Elric, potrai mai perdonare gli uomini di tanta stupidità da voler contrastare il tuo nome e la tua volontà? Mi auguro che seguirai almeno con il tuo occhio benevolo i tuoi fedeli servitori.

Vicario Theodor