- La partenza
Draskir 1299Non ero mai uscito dalla Torre, non perché non volessi, anzi… ma le regole non lo permettevano. La Torre ormai era il mio mondo. Totalmente diverso da quello esterno di quando ero piccolo. Qui in qualche modo sono stato accettato. Da giovane venivo sempre cacciato, vuoi per il mio aspetto non comune, vuoi per il mio carattere…Adesso faccio parte di un ordine, in mezzo al disordine.Non sempre si può decidere il sentiero da seguire, siamo come una piuma che cade, alla fine arriverà a terra e sarà la fine, ma che percorso seguirà non si sa, basta il fato…. un colpo di vento, qualcun che soffia….le nostre esperienze…Un giorno mio padre mi disse in un insolito slancio di affetto che “la verità non è mai nelle parole di chi la racconta, ma negli occhi di chi la guarda”. Iniziando a scrivere di questa esperienza mi sono accorto di quanto possa essere vera quella frase.Ronald Deville
- Le mura di Glenthia
Mi avevano raccontato di quello che successe a Narnen, una città distrutta, rasa al suolo dallo stesso Mourne, ma quello che vidi fu ben più terribile. Mai occhi bianchi videro tale miseria e rassegnazione. A Glenthia non era morto solo il fisico ma anche l’anima della gente! Anche i più spavaldi tra i miei ne furono colpiti.L’aria ne era satura: la paura!Ma oltre a quella tangibile, comune a tutti, a Glenthia vi era qualcosa di più, qualcosa che anni di studi su i misteri arcani, mi portarono a percepire a pelle. Qualcos’altro dopo il passaggio di Mourne stava infestando la città e nessun portone sprangato e le solide mura di Glenthia potevano tenere a bada. Il male oscuro!
- Io credo
Un mago pratica la magia attraverso il potere dello studio e della disciplina mentale. Sebbene in molti abbiano tentato di dominarla, molti hanno fallito, poiché la magia è una forza che trascende qualsiasi spiegazione. Ho visto discepoli fallire nella Torre del Gelo e subire i propri esperimenti. Uomini che hanno perso il lume della ragione o peggio ancora la vita! Ma la magia rappresenta il varco d’ingresso verso un regno ove tutto è possibile.Mi hanno chiesto cosa io venero: in questo mondo, in questa società, la magia è tacciata di pregiudizio ideologico, essa è bandita, solo la Croce ha spazio in questo mondo!Non voglio giudicare, ma non voglio essere giudicato. Ma se mi chiedi un giudizio la religione è l’oppio dei popoli. Chierico, prostrati ai suoi piedi, credi in quello che vuoi, lascia che le classi marziali ricorrano alla mera abilità fisica… gli incantatori arcani conoscono le chiavi verbali e i rituali mistici che liberano il potere del tessuto stesso della realtà!Quindi lasciami credere il quello che è voglio, che è tangibile o adoratore, io sono deferente alla mia coscienza, e avremo poteri simili di una divinità!Ronald Deville
- La speranza
Quando si arriva al momento del massimo sconforto, si pensa che tutto è perduto, che si è toccato il fondo o peggio,che i guai non finiranno e si continuerà in un pozzo senza fine. Ma in quel momento dove tutti ti ignorano, e le persone ti passano davanti come se fossi un fantasma, ti giudicano per il tuo aspetto, per i tuoi occhi e vedi solo buio, guardati intorno e noterai che la persona più insignificante, più povera e sudicia del mondo, che tutti ignorano e tutti respingono, ti sta guardando e nei suoi occhi c’è una strana serenità e forse accenna pure un breve sorriso allora a quel punto rifletterai e alzando gli occhi al cielo vedrai una bella giornata tu sei lì e allora x un attimo accennerai un breve sorriso e le persone che ti ignoravano ti sembreranno persone da aiutare in quel mentre qualcuno avrà veramente bisogno di te e sarai felice per poi, il giorno dopo, ricominciar daccapo.. Ronald Deville
- La paura
La terra trema quando valanghe di ghiaccio scendono dalle montagne, tutti li odono ma nessun batte ciglio, li vedo scender vorticosamente, rocce e neve di strani colori dove sulla superficie si rispecchiano visi tristi e lunghe facce giallognole, lampi di luce rossa e nera, scatti di rabbia e paure di non esserci più…ma la gente del villaggio resta immobile apparentemente tranquilla, i problemi vanno affrontati ma a loro sembrano x lo più indifferenti, quando la valanga arriverà a valle forse cominceranno a scappare ed ognuno penserà x se…. Ronald Deville
- Studio dell’erboristeria
Erano stati i warlock a infondere debolezza e immoralità nella razza umana? Erano essi la fonte di tutti i peccati mortali oppure il male si manifestava e si aggirava nel mondo quando quei peccati andavano crescendo e intensificandosi fino a somigliare a una pustola prossima a scoppiare? E di questo che si alimentano i demoni?Un altro villaggio fantasma. La candida neve ricopre adesso quello che un tempo era vita… Altre bestie da affrontare, altro male da sconfiggere. Forse lo studio dell’erboristeria oltre a quello della magia ci potrà salvare? Sin dalla notte dei tempi le erbe venivano raccolte e preparate per sostenere il benessere e la salute dell’uomo. A loro venivano attribuiti poteri magici e soprannaturali. Stanotte un uomo è stato salvato grazie a queste conoscenze curative. Quanti altri ancora saranno così fortunati?Note: Approfondire queste conoscenze per crea pozioni ed unguentiRonald Deville
- La Pietra del Sangue
Da sempre i maghi di Aleskin erano soliti discutere per determinare se le Pietre del Sangue fossero la fonte o il risultato del male: si diceva che i warlock di Acheron, anni or sono, avevano la capacità di crearle e di imprigionare un demone! E adesso io, Ronald Deville, con un solo passo verso il mondo, ne avevo una in mano! Un’immensa potenza in così piccola gemma… ma a quale prezzo! Una grande arma e un grave fardello era sopraggiunto. Possedere l’oscurità e i suoi misteri o distruggere il male che la racchiudeva… Controllare un demone non è cosa da poco. Ma se un warlock riusciva a stento a dominarlo, come poteva un mago novizio, avulso a tali conoscenze arcane pensare minimamente di controllare tali poteri? E se il demone invece si fosse impadronito di me, che fine orrenda avrebbero fatti i miei nuovi compagni e il regno tutto!Ronald Deville
- La sconosciuta
Sconfitto!Una luce accecante, un dolore penetrante alle tempie e poi… il nulla, l’oblio!Ero sfinito, le mie energie erano allo stremo, ma dovevo raggiungerla…. lei sapeva!Le mie domande avevano bisogno di risposte!Il mio mentore diceva sempre: “Se avessimo già le risposte dei mille arcani che ci trafiggono in vita o si riuscisse a carpirne il segreto recondito non saremmo qua ma già di là”. Non so chi era, ma lei aveva già superato quella soglia! Dovevo sapere! Ronald deville