- Appunti di Viaggio, nota 1
“L’attesa in questa stazione di posta è stancante quasi quanto le persone che vi stanziano. Il freddo pungente e il rumore che questo dannato biondino continua a produrre con la sua fastidiosa armatura, mi irritano quasi alla stessa maniera.
Avrei volentieri fatto a meno di muovermi da Aghijon in questo periodo dell’anno, ma il Gran Maestro dell’Ordine ha insistito e devo indagare.
Alcuni potrebbero pensare che possa essere interessato al titolo di Lord, ma in realtà voglio solo comprendere meglio il mistero che si nasconde sotto il castello di Laurienne.Certo, se questo tizio dagli occhi rossi, la finisse di cianciare con la ragazza appena entrata, riuscirei anche a sentire meglio i miei pensieri…sarà un viaggio lungo e difficile, lo sento!”
- Appunti di Viaggio, nota 2
Finalmente in viaggio!
Saranno giorni difficili e con poco ossigeno a disposizione dentro questa maledetta carrozza. Inoltre la compagnia non è certo delle più stimolanti, visto il livello intellettivo medio degli altri viaggiatori. Uno di loro ha perfino scambiato il suo posto dentro la carrozza con quello di un poveraccio rachitico, che puzza di morto, che viaggiava in cassetta! E ne andava pure fiero…se lo raccontassi a Goesser mi prenderebbe in giro fino al giorno della mia morte. O della sua.
Tuttavia ho appreso alcune informazioni utili: i due zotici e la signora che viaggiano con me, sono stati tutti invitati da Rafael. Tutti noi abbiamo ricevuto la stessa lettera, pressoché identica e questo mi fa pensare. Tutta questa storia riguardo le terribili voci che circolano “sul male sotto al castello”, la sparizione dei maghi veste, puzzano terribilmente di trappola.
A cosa ti serviamo Rafael? Se nemmeno tre maghi veste hanno potuto scongiurare la maledizione, come potrei riuscirci io e questri tre scalzacani? Immagino che presto lo capiremo.
A proposito di puzzare, ma da quanto non si lava questo tipo qui accanto? È disgustoso…
- La resa dei conti
Finalmente sono riuscito a recuperare il mio equipaggiamento e quindi anche il mio diario e l’occorrente per vergarlo.
È difficile riassumere quest’avventura in poche parole, quaggiù, nelle viscere del castello, alla fine di tutto. Siamo stati catturati dopo il disastro con la carrozza, siamo stati liberati e abbiamo partecipato alla liberazione di Tulvec dal giogo dei due mezzo giganti.
Grazie all’aiuto di altri viaggiatori e combattenti esperti, siamo riusciti a scacciare una terribile strega dal paese e a interrompere un disgustoso incantamento.
E ora siamo qui, finalmente nel castello di Lord Rafael, pronti ad affrontare l’ultima prova, quella più difficile: l’angelo di Bertrand. Qualunque cosa sia, ho una pessima sensazione a riguardo. Soprattutto perché nostro zio Rafael, nascosto nelle viscere delle catacombe da mesi, è completamente impazzito.
Speriamo di uscirne vivi, io e i miei compagni… - All’attenzione del Gran Maestro della Torre, il sommo signore delle vesti nere, Malachia deVrye
Gran maestro deVrya,
so che la vostra attenzione potrebbe essere certamente impiegata in questioni ben più importanti di questa, ma ho ritenuto importante, anzi vitale, informarvi innanzitutto sui preoccupanti fatti che si stanno svolgendo qui, a Lairenne.
Come ben sapete, il maestro Anton deSyon si è recato nel castello della mia famiglia, attualmente governato dalla baronessa Marchesa mia cugina, per approfondire gli studi sulle ossa dell’angelo di Bertrando, qui da me ritrovate quattro anni or sono. Purtroppo il maestro deSyon ha iniziato a lavorare sulle ossa del drago, utilizzando le sette pietre della perduta Ygvengar, ben prima che potessi raggiungerlo per affiancarlo nel suo lavoro e quindi non sono in grado di fornirvi molti dettagli in più circa la sua dipartita.
Tuttavia è bene che sappiate che il maestro Anton deSyon è partito da qui da poco più di un mese, evidentemente spinto da questioni estremamente urgenti da dover verificare, senza lasciare alcuna traccia o nota sulla sua destinazione o notizia, anche parziale, sulle sue più prossime intenzioni. Confesso che sono molto preoccupato per lui, poiché incresciosi accadimenti si sono abbattuti sui nostri accoliti ultimamente.
Infatti non è questa la notizia più triste ed allarmante che ho da riportarvi: la veste nera molto promettente di nome Nicodemo, che lo affiancava nei suoi studi, è morto in circostanze misteriose. Probabilmente ucciso da qualcuno forse troppo interessato alle sue scoperte e a quelle del maestro deSyon. Scoperte relative quasi certamente alle ossa del drago.
Sembrerebbe infatti che le pietre di Ygvengar abbiano rivelato un incantesimo molto potente e ancora latente su di esse. Un incantesimo in grado di “risvegliarle”.
Essendo coinvolta la croce nera in questa vicenda e l’alto inquisitore Guilliman, che so per certo abbia parlato con Nicodemo poco prima del suo assassinio, preferirei non azzardare ancora facili congetture sulla questione: sarebbe certamente pericoloso e prematuro, ma sappiate che esiste una procedura verificata per certificare la mia asserzione di poco sopra relativa alle ossa incantate.
A conferma di quanto detto, le sette pietre di Ygvengar, presto non saranno più necessarie qui a Lairenne: provvederò dunque io stesso a farmene carico e a riportarle il prima possibile alla Torre.
Vorrei infine domandarvi una premura, poiché davvero temo per la sua vita, qualora il maestro deSyon tornasse alla Torre, permettetemi di ricevere notizie sulla sua sorte, in maniera tale da approntare il prima possibile un confronto con lui, che certamente risulterebbe fondamentale per venire a capo di questa spinosa questione.
Porgo dunque i miei più sentiti omaggi.
Sir Dorian di Lairenne, magus veste nera.
Diario di Dorian
Effettua il Login per inviare il tuo contributo.