Al termine del grande torneo, i cavalieri che avevano dato prova del proprio valore vennero generosamente ricompensati dal loro Re e dagli sguardi ammirati delle dame. Eppure, mentre i nobili lasciavano Plateau de Saclay in sella a maestosi corsieri ed il volgo tornava alla propria miseria, altri eventi, che poche cronache riportano, segnarono il fato del Regno di Cheemon.
Una perfida congiura, perpetrata ai danni del Re, era stata ordita dal Barone di Corbeau, che si era avvalso dell’aiuto di un’orrenda creatura dei deserti, un Mutaforma, nel tentativo di deporre la dinastia d’Amberville. Venuto a conoscenza dei fatti, il Duca d’Aubert non esitò a condannare il proprio vassallo, e a confiscare tutte le sue terre nel nome del Re.
Protetto dal suo lignaggio, il barone di Corbeau fu soltanto esiliato ma la maggior parte dei suoi servitori, dagli armigeri ai semplici paggi, venne impiccata alle porte di Aghijon. Soltanto il più fidato consigliere del Barone, lo stregone Ansalom, riuscì a fuggire alla sorte che lo attendeva, ricorrendo ai suoi sortilegi e abbandonando il regno di Cheemon.
Benjamin Tuller venne riconosciuto innocente, e rientrò nelle grazie del Primo Signore della Legge. Egli disse di aver fatto tesoro della sua esperienza, ma molti erano pronti a giurare che in pochi giorni il suo ventre fosse ritornato pingue come sempre.
Alcor Crownar e Celebrim non fecero ritorno a Luth Golein e rimasero tra la corte di Aghijon, preferendo vegliare su Constantin che avrebbe sposato la giovanissima figlia del re all’età di soli dodici anni, divenendo il futuro erede del Trono di Alabastro.
Alteer, Maestro degli Assassini di Antioch, venne riconosciuto estraneo alla congiura, ma il Re dispose che egli abbandonasse il Regno di Cheemon per non farvi più ritorno, e si racconta che mai più il sinistro uccisore fu visto nel Vecchio Mondo.
Thork Borogar della Compagnia del Cinghiale aveva sconfitto il Campione dell’Arena di Goubille… ma non in battaglia, bensì ad uno dei tavoli dell’improvvisata taverna di Aileen, dimostrando che vi è una competizione nella quale i Nani non hanno rivali. All’indomani della sfida, lo Spaccaossa non si reggeva in piedi e Thork Borogar ritenne più onorevole non approfittarne, rimandando così al prossimo incontro la conquista del titolo.
Il nome degli avventurieri che avevano scongiurato il triste fato del Trono di Alabastro divenne improvvisamente celebre, e per molto tempo il nome di Telehma, Falstaff, Theodor, Narth-Urn e Crovont venne richiamato nelle conversazioni dei ruffiani di corte, anche se la maggior parte delle volte con una certa confusione su chi fosse il sacerdote, chi il nano, chi lo stregone.
Eppure, titoli erano stati assegnati ai valorosi che avevano difeso il Trono di Alabastro, e volgari avventurieri erano ascesi al rango di Sir: il volgo si sarebbe inchinato davanti a loro, e insegne sarebbero state cucite sui loro abiti per ricordare a tutti il loro lignaggio, perchè così aveva deciso sua maestà.
Quando la Compagnia si divise, nessuno si disse addio. Perchè nel cuore di tutti era forte il presentimento che presto le loro strade si sarebbero riunite ancora una volta…