Nessuno si ricorda da quanto tempo Cacopulos mostri il suo rubicondo sorriso ad Enkara, ma tutti concordano nel dire che non sia nato tra le sue polverose strade, né vi sia approdato come schiavo. Essendo sempre incline allo scherzo e alla battuta, Cacopulos è stato da sempre considerato un sempliciotto buontempone, ma l’astuzia con la quale divenne proprietario dell’emporio locale dimostrò invece che la sua mente sapeva seguire percorsi tortuosi sino in fondo.
Sempre fortunato nel gioco delle carte, in molti sostengono che Cacopulos sia solito barare, ma nemmeno i più abili sono mai riusciti a dimostrarlo. In un paio d’anni furono molti coloro che, sottovalutando l’ingegno di Cacopulos, ne fecero le spese ed il vecchio Farlay giunse addirittura a perdere la sua bottega.
Strano a dirsi, anche coloro che hanno cercato di imporre con la violenza la propria volontà contro quella di Cacopulos hanno avuto la peggio: c’è chi sospetta che il coltello piantato nel cuore dell’arrogante capitano Balked fosse stato scagliato dalla veloce mano di Cacopulos, sebbene lui lo abbia sempre negato. Eppure, coloro che lo conoscono bene hanno imparato a non lasciarsi incantare dal suo sorriso e dai modi bonari, e si dice che anche i suoi amici si guardino attentamente le spalle e (la borsa) in sua presenza.
Dopo l’arrivo di Strom, Cacopulos è stato spesso visto in compagnia del gigantesco Turac, alcuni dicono per mettersi al sicuro dagli affilati coltelli che bramerebbero il suo cuore. È fuor di dubbio che la presenza del fabbro di Enkara scoraggi molti sicari dal tentare azioni avventate, tuttavia è quasi certo che Cacopulos abbia preso ulteriori precauzioni per salvaguardare la propria vita, e non sono pochi i soldati del teschio rosso che ultimamente gli debbono ben più di un boccale di birra.
Chi vive ad Enkara da molto tempo ha attribuito a lui l’antico detto: “sorprendimi, come sa fare l’uomo dal sorriso che uccide”.