Tra le vie di Enkara, chiunque chieda di Nadine ottiene sempre la stessa risposta, come il lato di una medaglia della quale non si conosce, o non si vuole mostrare, l’altra faccia.
Nadine ha molti titoli: è strega, reclusa, indovina, sacerdotessa; sembra conosciuta da tutti sebbene nessuno sappia dove si trovi esattamente. Chi la conosceva bene sa che aveva predetto l’arrivo del teschio rosso e molte delle tribolazioni che sarebbero seguite per gli abitanti di Enkara, ma Carsen l’aveva scacciata dalle sue sale, chiamandola menegrama e iettatrice Da quel giorno Nadine abbandonò la sua casa e si trasferì in un rifugio noto solo a pochi, attendendo che le sue profezie si avverassero e preparando i più giovani alla battaglia senza tregua contro il tiranno che avrebbe dominato Enkara.
Durante la sua assenza, Tarisha si occupò di assistere gli abitanti per le richieste più comuni: rimuovere il malocchio, preparare filtri d’amore, scacciare gli spiriti malvagi e benedire le unioni, ma nonostante la giovane mettesse quanto più zelo possibile nelle sue azioni, gli abitanti di Enkara continuavano a rimpiangere la vecchia Nadine e la sacralità delle sue preghiere.
Alcuni sostengono che Nadine sia considerata tra i nemici di Strom, ma i generali del teschio rosso ne ridono, e affermano che l’ammiraglio abbia avversari ben più temibili di una vecchia pazza che si nasconde tremando nel lerciume di qualche macilenta baracca. Nonostante queste rassicurazioni, coloro che tengono alla vita di Nadine sono ben contenti di saperla nascosta e al sicuro, in quanto Strom ha già mostrato in più occasioni di non avere nessuna pietà per vecchi inermi o infanti.