Ancora molto giovane, sopravvissuto per miracolo alla battaglia dei cancelli di Narnen, fatti a pezzi da Mourne il Nero durante l’avvento della Terza Oscurità, Noriast si unì alle colonne di profughi che cercavano scampo dalle schiere nere, raggiungendo le terre dello Shaddastan insieme all’unica delle sue congiunte sopravvissute, sua sorella Yusra.
Purtroppo, così come racconta la storia, nemmeno il regno del sire degli Shaddaki sarebbe stato risparmiato dalla furia delle orde di Sherargethru: attraverso l’acciaio e la crudele magia nera, gli spietati Signori delle Tenebre razziarono e soggiogarono nel nome del proprio padrone la regione settentrionale del regno, e si arrestarono soltanto quando la fonte del loro oscuro potere venne sconfitta alla Gola del Terrore dal sacrificio del principe Elegh.
Noriast aveva già visto troppo di quella insensata guerra e decise di spingersi ancora più a sud, imbarcandosi verso le lontane e misteriose terre di Stygia, pensando che almeno sua sorella sarebbe stata al sicuro laggiù.
Tuttavia, Yusra morì di tifo poco dopo la partenza da Remkha, e Noriast, ormai senza una meta precisa, si fermò ad Enkara, prendendo servizio come soldato presso il governatore Carsen, che all’epoca dominava con polso saldo l’unico approdo sicuro all’isola di Idra.
Le continue scaramucce e battaglie contro i corsari divennero il pane quotidiano di Noriast per molti anni, e quando il capitano della compagnia incontrò il suo destino sulla punta di una lama pirata, egli ne ereditò i gradi in riconoscimento della sua abilità nel comando. Nonostante Noriast si dimostrò un leale capitano verso il suo signore, senza mai metterne in discussione le sue decisioni, i cittadini di Enkara ricordano con nostalgia la sua presenza, e la disciplina che egli trasmise con il suo esempio ai soldati di Carsen migliorò notevolmente i rapporti tra gli abitanti e la milizia locale.
Quando Strom invase Enkara con i mercenari del teschio rosso, Noriast si battè con coraggio, ordinando la ritirata soltanto quando la situazione era disperata. Non volendo tradire la memoria dell’uomo a cui aveva prestato giuramento di fedeltà, Noriast divenne di fatto un fuorilegge.
Alcuni tra i suoi soldati più fedeli, lo seguirono a dispetto delle difficoltà, accettando poco tempo dopo l’ospitalità e l’aiuto offerti da Nadine, che aprì per loro le porte del rifugio che aveva approntato dopo aver divinato l’arrivo di Strom.
Da allora, Noriast si è sempre battuto per cercare di deporre il tiranno dal suo scranno nel palazzo di Carsen, sebbene i metodi brutali di Strom, che non sembra avere alcun riguardo per la vita dei cittadini di Enkara, lo abbiano costretto a seguire la via del sotterfugio più che dello scontro a viso aperto.