Snello e di bassa statura, Quesado è ormai da molti anni l’ombra di Strom, e tra le genti di Enkara è noto che le sue parole sono sempre aralde della volontà dell’ammiraglio; tuttavia, laddove Strom calpesterebbe i suoi nemici con spietata violenza alla luce del giorno, Quesado preferisce uccidere nel silenzio della tenebra.
Si racconta che Quesado sia spietato e crudele con i nemici, e che colpisca rapidamente usando i suoi pugnali avvelenati esattamente come un cobra userebbe le sue zanne, chiara eredità della Gilda degli Assassini di Narnen. Ad Enkara il nome di Quesado è temuto tanto quanto quello di Strom, e sono pochi coloro che osano mettere in discussione i suoi ordini.
Abituato alla sottomissione dei servitori e dei ruffiani che ruotano intorno a Strom, Quesado ha quasi dimenticato qualsiasi altro modo di interagire con coloro in cui si imbatte, ed è pronto ad uccidere al minimo cenno di dissenso, a meno che il suo interlocutore non sia tenuto in gran stima dall’ammiraglio stesso.
Nonostante Quesado preferisca muoversi di notte, egli fa sempre la sua comparsa a capo dei soldati del Teschio Rosso sui moli di Enkara quando viene avvistata una nave, occupandosi personalmente della merce umana. Tuttavia uno tra i maestri di schiavi meglio conosciuti ad Enkara, Alric, dopo aver guadagnato il favore di Mithrelle, ha recentemente cominciato ad ignorare gli ordini di Quesado, facendosi beffe della sua autorità e delle sue minacce.
Si racconta che ultimamente l’umore di Quesado sia ulteriormente peggiorato, poiché a dispetto della sua grande abilità e degli sforzi profusi nel catturare o uccidere coloro che si oppongono al volere dell’ammiraglio, ha colto solo minime o parziali vittorie, senza mai riuscire a colpire al cuore le menti sobillatrici che si celano ad Enkara.