Thorsten Vark è il barone del feudo di Vorthein, l’unico tra i figli maschi di Gelion Vark che sia sopravvissuto alla Guerra delle Due Corone. Thorsten ha quasi sessant’anni, ma il fisico possente unito all’altezza notevole contribuiscono a renderlo ancora un guerriero temibile. Il volto del barone è segnato dalle cicatrici, ed i capelli perlopiù grigi sono ancora striati da qualche ciocca nera, come se il tempo stesso tentennasse a lasciare i segni del suo passaggio su questo longevo e feroce nobiluomo. Thorsten non si separa mai dalla spada Squartatrice, che negli anni è divenuta il simbolo del potere del suo casato.
Il barone di Vark è ben noto per il suo cattivo carattere e le sue reazioni tumultuose, oltre che per la sua pessima relazione con il culto della Croce Nera, che è stato tuttavia costretto ad abbracciare ufficialmente così come avvenne per il padre al termine della Guerra dei Trent’anni. Thorsten è costantemente ai ferri corti con il Marchese Lefevre per la burrascosa situazione in cui versano le chiese del feudo, ma il terreno dominato dalla rocca di Morinth, il castello avito dei Vark, ha sempre reso complicati i tentativi di riportare questa irascibile dinastia all’ordine ricorrendo alla violenza, anche per la scarsa collaborazione del casato di Quinsonn, tradizionalmente alleato al feudo di Vorthein.
Nell’estate del 1322 Thorsten ha attraversato i confini di Lairenne con al seguito duecento spade, per obbligare Marchesa al matrimonio con il suo quintogenito Bradwen, ma alla vista delle cinque agguerrite compagnie mercenarie a difesa delle mura di Lairenne, persino l’impetuoso signore di Vorthein è stato costretto a riconoscere la sconfitta, ed ha fatto ritorno, scornato, entro i confini del suo feudo.