Tholkad Beld

Non molti conoscono nei dettagli il burrascoso passato di Tholkad Beld, ma si racconta che trascorse buona parte della sua giovinezza a bordo della Divoratrice, dapprima come mozzo e in seguito come corsaro. Il fato gli arrise sin da allora, ed egli venne cacciato dal resto della ciurma proprio qualche giorno prima del disastroso arrembaggio che inghiottì il temuto vascello nel gorgo dello Stretto della Morte.

Non essendo in grado di condurre una vita comune, Tholkad si unì alla compagnia delle Sette Lance, e grazie alla sua intraprendenza divenne presto uno dei suoi luogotenenti. Quando il capitano della compagnia incontrò la morte durante l’assedio di Meridian, Tholkad dimostrò i suoi talenti e assunse il comando del manipolo di combattenti che era sopravvissuto.

Negli anni a venire, le spade delle Sette Lance vennero vendute al miglior offerente, ma per ogni anno che passava dal termine della sanguinosa guerra contro Sherargethru, la tensione si allentava e gli ingaggi si facevano sempre meno frequenti e allettanti. La compagnia delle Sette Lance si sciolse quasi del tutto, e Tholkad si recò a Remkha, dove mise le lame che gli erano rimaste al soldo dei patrizi che offrivano il più alto tra i miseri compensi quali guardiani delle proprie sfarzose ville.

Nel 1272, quando i suoi capelli si erano già macchiati di bianco, Tholkad incontrò Arlan Edregh, il quale era in cerca di mercenari per sorvegliare i confini del distretto minerario di Kherd dalle lance delle bieche creature nere che si aggiravano nella zona. Tholkad non sapeva ancora che accettando quell’incarico avrebbe cambiato del tutto la sua fortuna.

Cinque anni dopo, il nome di Tholkad Beld era ben conosciuto a Remkha, ed egli abitava una tra le più suntuose ville della città, un tempo appartenuta ad Arlan Edregh. La sua disponibilità di conio sembrava quasi senza fine, ed i sontuosi ricevimenti tenuti dall’affabile mercenario invogliarono anche i più restii patrizi ad accoglierlo come proprio pari.