Finn McCumhail, a cui ci si rivolge talvolta con l’appellativo di ‘Sentinella di Erin’, è certamente annoverato tra i più celebri paladini viventi del Regno della Corte Splendente, ed il suo stendardo, raffigurante l’Aquila e il Martin Pescatore è ben conosciuto tra i cavalieri erranti e i nobili del Vecchio Mondo.
Dopo essere stato investito del rango di paladino, egli venne inviato nelle terre occidentali al di là del Regno, per fortificare la sua fede e raddrizzare i torti nei quali si fosse imbattuto. Ma il destino di Finn era molto più grande di quanto avrebbero immaginato i suoi maestri: la sua spada fu tra le nove lame che sfidarono e uccisero Xian, considerato tra i più feroci draghi del nostro tempo, e il suo cammino lo condusse ben oltre i territori dell’Impero, per opporre la propria fede alle tenebrose legioni del tetro terrore della nostra epoca, Sherargethru, icona vivente della Terza Oscurità.
Al termine della spietata guerra, quando le nere orde vennero ricacciate al di là delle Zanne Nere, e la città di Narnen liberata dagli eserciti di Sherargethru, le gesta di Finn McCumhail erano così celebri da essere cantate in tutto il Vecchio Mondo e forse oltre i suoi confini.
Sebbene avesse ricevuto il benestare della Chiesa di Edra per amministrare i possedimenti del suo casato, il cuore del paladino non avrebbe mai conosciuto la pace fino a quando l’ultimo malvagio non fosse stato sconfitto e il mondo mondato dall’ingiustizia e dall’empietà.
E così la Sentinella di Erin continuò a percorrere per lunghi anni le strade polverose del Vecchio Mondo, sempre in sella al suo fedele destriero, Emeric, portando la luce della propria fede persino nel cuore della più nera tenebra.