Pierre d’Amberville

Quartogenito di uno dei rami meno fortunati del casato d’Amberville, Sir Pierre non si è mai arreso all’idea di dover rinunciare all’ambito titolo di Lord.

Forte del nobile sangue della sua nascita, Pierre non esita a rimarcare le sue origini in ogni momento, a prescindere dall’interlocutore o dalla conversazione, riuscendo ad essere, nella maggior parte delle occasioni, inopportuno o noioso.

Abbandonata la dimora avita in sella al suo corsiero, Pierre sognava una vita avventurosa e pensava di conquistare onore e gloria dimostrando il suo valore; la sua indole pigra però lo portò ad arrestare ben presto il suo viaggio, abusando dell’ospitalità di Angus McBride e stabilendosi alla Rocca di Northgar per svariati anni.

Mancando di particolare acume o di una brillante eloquenza, Pierre viene spesso emarginato da coloro che detengono il suo rango, e si trova più di quanto vorrebbe a sfogare le sue frustrazioni sui propri servitori.

Di natura arrogante e viziata, Pierre raramente è disposto a trattare con umanità qualcuno che non detenga almeno il titolo di Sir, ed in genere pretende obbedienza assoluta anche da coloro che non fanno parte del suo personale entourage.

Nel 1275, dopo l’incoronazione di Cristòph III d’Amberville, le manie di grandezza di Pierre si sono addirittura decuplicate in grandezza, rendendo questo giovane rampollo quasi insopportabile a chiunque abbia la sventura di incrociare il suo passo.