Una delle eredità più contestate lasciate dall’Imperatore Vulfolaic II, detto “Il Sanguinario”, fu certamente l’istituzione del Collegio di Magia di Altdorf nel 1250, e della nomina dei Magistri Imperiali che avrebbero dato vita alle prime confraternite.
Dopo secoli di roghi e flagellazioni ad opera dei famigerati Cacciatori di Streghe, i praticanti dell’Arte avrebbero avuto finalmente un ruolo nella complessa società imperiale, e i dotti sostengono che soltanto un uomo dalla volontà di ferro e dalla mente folle come quella di Vulfolaic II avrebbe potuto sfidare così apertamente l’Ecclesiarchia e vincerne il confronto. Si mormora persino che il Patriarca stesso abbia vacillato innanzi allo sguardo dell’Imperatore, che aveva mostrato in troppe occasioni la sua spietata ferocia.
Gli adepti del Collegio di Magia però non avrebbero potuto lasciarne le mura senza aver conseguito prima l’attestato che permetteva loro di esercitare l’Arte e così per venti lunghi anni i Cacciatori di Streghe continuarono a svolgere il loro macabro compito senza fare alcuna eccezione.
Gadreth venne accolto all’età di otto anni nella dimora ardente, e da quel giorno il suo vero nome venne obliato; istruito attraverso le rigide regole imposte dai Magistri Imperiali per diventare uno stregone del fuoco, trascorse venti lunghi anni prima di poter nuovamente porre piede tra le strade di Angberg.
Imbevuto del credo Imperiale, Gadreth venne incaricato pochi anni più tardi di un importante missione, che lo avrebbe condotto oltre i confini del Regno di Cheemon, durante quegli anni bui in cui la Corona di Engul avrebbe cinto il capo dell’ultimo erede della dimenticata stirpe di Oss.