Come molti dei più fedeli cavalieri degli Ankaster, Patrick nacque nella ricca città di Valsoun. Alla giovane età di quattordici anni ereditò dal padre, morto in battaglia al servizio del cavaliere nero, il titolo di Sir, insieme agli obblighi contratti dalla sua dinastia verso Edward Ankaster. Patrick, il cui senso dell’onore poteva rivaleggiare con quello della più caparbia aristocrazia di Valsoun, non ebbe alcuna esitazione a sottomettersi ai suoi obblighi, servendo senza indugio i signori più potenti di Istmaar.
Negli anni che seguirono, Patrick ebbe modo di dimostrare la sua inflessibile lealtà in numerose occasioni, e lo stesso Edward Ankaster lo nominò capitano della guardia personale di Jean. Molti ritennero che i capricci del giovane Ankaster, che aveva raccolto sin da giovanissimo i rancori e le inimicizie di molti cortigiani, avrebbero piegato la volontà del cavaliere, e considerarono questo incarico un modo implicito per offendere il suo onore. Tuttavia, coloro che erano vicini al cavaliere nero intuirono che questa nuova sfida non aveva altro scopo che aprire al giovane Patrick il rango di guardia personale di Edward stesso, l’onore più alto a cui un soldato degli Ankaster potesse mai ambire.
Fedele ai suoi giuramenti, Patrick accettò senza esitazione il ruolo che gli era stato assegnato, ma chi immaginava che egli si sarebbe trasformato in un flaccido cortigiano fu presto smentito: proprio in quegli anni infatti, Jean iniziò i suoi viaggi attraverso le terre di Istmaar, e naturalmente Patrick lo seguì.
Sebbene Patrick non possa smentire i vizi che il giovane Ankaster non si dà pena di nascondere, la sua fedeltà al casato del giglio nero non può essere messa in discussione, così come la sua abilità nell’uso della spada lunga.