Ernst Weber è probabilmente uno tra gli uomini più potenti dell’Impero, secondo soltanto a Frater Alteo o allo stesso Imperatore; eppure sono pochi coloro i quali conoscono il volto del silenzioso Assassino di Corte: la segretezza e il sotterfugio sono le armi più efficaci di questa consumata spia, temuta sia dai nemici che dagli alleati della Corona Imperiale.
Si vocifera che Ernst Weber viaggi sempre sotto mentite spoglie e che i suoi travestimenti varino all’occorrenza da uno scriba itinerante ad un cencioso rigattiere, da una vecchia nobildonna ad un monaco erudito. Se si vuole dare credito alle versioni romanzate dei bardi, la sua mano è responsabile di aver alterato innumerevoli volte il corso della Storia stessa, volgendola a favore del Trono di Spade. In questi racconti, Ernst Weber appare sempre come un uomo privo di scrupoli, interessato unicamente al completamento della sua missione e allo splendore della casata Imperiale.
Due generazioni di Imperatori non hanno avuto alcuna difficoltà a sconfessare pubblicamente il coinvolgimento della Corona nei torbidi avvenimenti dei quali era accusato Ernst Weber, in quanto l’Assassino di Corte non ha mai lasciato una traccia evidente del suo passaggio, o del suo operato. Nonostante i molti sospetti, le azioni di Ernst Weber riescono ad essere tanto invisibili quanto incisivi sono i risultati che ne conseguono.
Persino all’interno del palazzo imperiale quasi nessuno conosce sotto quali panni si celi Ernst Weber, se viva tra i cortigiani o tra la servitù. Per questa ragione, non è raro che ci si riferisca a questo temibile assassino con il soprannome di “uomo dai mille volti”: Ernst Weber è tutti, e nessuno, allo stesso tempo.