Jojo

Cresciuto nella periferia della città di Rouen, Jojo era il settimo di una famiglia troppo numerosa, e probabilmente per questo venne abbandonato all’età di sei anni tra i rifiuti dei marcescenti vicoli del porto fluviale della capitale del Ducato. Anche se il giovane non ha mai raccontato nulla del proprio passato, è probabile che in quella lontana occasione venne soccorso da coloro che sarebbero diventati i suoi più feroci carnefici, i silenziosi appartenenti alla Gilda del Loto Nero.

Di aspetto comune se non fosse per gli occhi molto chiari, Jojo sembra in tutto e per tutto un comune ragazzo vissuto nelle campagne, dai modi goffamente gentili e dal temperamento volitivo. La sua apparentemente inesauribile energia e la volontà di aiutare il prossimo, unitamente all’umiltà che riesce a dimostrare con le proprie azioni, ben dispone l’animo dei suoi interlocutori, che in molte occasioni decidono di ricompensare la sua attitudine con generosità. Non è tutto oro ciò che brilla però, e mai frase si potrebbe applicare meglio a Jojo.

Questa consumata maschera infatti gli permette spesso di passare per un individuo di poco conto, o comunque innocuo, rendendo i compiti di Jojo più semplici, e consentendogli l’accesso ad aree generalmente interdette a qualcuno del suo rango, o permettendogli di guadagnare informazioni aggiuntive utili per le sue missioni di spionaggio per conto della Gilda del Loto Nero a cui deve la sua fedeltà.

Sono molto pochi a sapere che, negli ultimi mesi del 1274, Jojo svolse un ruolo incisivo nella Congiura di Northgar, forse al fianco del tristemente celebre Ernst Weber; tuttavia chi conosce bene Jojo afferma che se il giovane avesse potuto immaginare le ultime tragiche conseguenze di quel terribile tradimento, difficilmente avrebbe accettato il ruolo che gli era stato richiesto dai suoi sinistri mandanti.