Davian è un uomo di mezza età, dalla corporatura agile e snella, ed ha speso gran parte della sua vita tra le oscure ombre della foresta di Evrèl. Dal padre, che era il guardiacaccia del vecchio barone Arnauld, ha appreso l’arte di muoversi silenziosamente nel fitto sottobosco, dote che gli ha permesso di eludere a lungo i bravi al soldo di Gauthier, negli anni tetri in cui i peggiori gaglioffi spadroneggiavano tra le strade di Tullvéch.
Quando la serenità fece ritorno nel feudo, a seguito dell’insediamento di Marchesa sullo scranno degli avi di Lairenne, Davian si incamminò nuovamente tra le strade del borgo, ma ben presto si rese conto che tutti i suoi più cari amici erano periti durante la terribile notte in cui Tullvéch venne data alle fiamme dalla spietata crudeltà dei due mezzo-giganti.
Sopraffatto dal rimorso per essersi nascosto senza offrire aiuto a coloro che ne avevano disperato bisogno, Davian rispose prontamente all’invito di Valamir e si unì alla nuova milizia di Tullvéch, ponendo come unica condizione che venisse arruolato anche il suo fedele compagno da caccia, Skelsi, l’acuto rapace dal quale non si separa mai.