Nato in una famiglia di umili pescatori, Jorstein ha vissuto più della metà della sua vita sulle assi oscillanti di una sentina, ed il familiare rollio di una chiatta è tutto ciò che gli serve per rilassare i nervi al termine di una faticosa giornata.
Nel 1296, aiutato da una sfacciata fortuna ai dadi e numerosi liquori, riuscì a vincere per sé la Cressidia, una lurida goletta tenuta male in arnese di proprietà di uno tra i tanti ricchi armatori che transitavano beni e merci lungo il ruggente Lemaliér. L’allora giovane pescatore se ne innamorò immediatamente, e dopo alcuni anni di duro lavoro ripristinò l’imbarcazione alla sua originaria bellezza, una vibrante carrozza fluviale che negli anni a venire nobili nati e ricchi mercanti avrebbero profumatamente pagato per i propri spostamenti o più… singolari capricci.
Di carattere duro e schietto, Jorstein è diventato nel tempo un buon negoziatore e un affidabile capitano, e la sua Cressidia è considerata ancora oggi uno dei mezzi più sicuri e confortevoli per coloro che intendono percorrere le vie fluviali delle Marche Occidentali.