Nel 1306 lo stimato Caleo, terrorizzato dagli appassionati sermoni di Nestor il Vecchio, decise di chiudere bottega e trasferire i suoi affari a Quarlén, fuggendo dal borgo di Tullvéch con poco più del necessario. Con lui viaggiava Rowan, il suo unico figlio, prezioso ricordo vivente della sua amata e defunta Merletta.
Da quel giorno molte stagioni si avvicendarono, e Rowan crebbe ben più di quanto il suo genitore si aspettasse, mutandosi in un uomo coraggioso e capace, dalla ragguardevole mole unita ad un fisico possente. Molti anni più tardi, tra le vie di Quarlén giunse infine la notizia che una nuova baronessa dalla natura compassionevole era giunta per regnare sulle terre di Lairenne, riportando l’ordine e la prosperità nel cuore dell’antico feudo.
Durante l’anno 1324, in un triste giorno di primavera, Caleo, ormai ammalato da tempo, fu vinto dalla certezza che la sua ora stesse per giungere, e implorò pertanto il figlio di seppellire il suo corpo a fianco di quello della compianta Merletta, che riposava da quasi tre decadi nel modesto cimitero di Tullvéch. Rowan accolse con mestizia e obbedienza la sua richiesta, e pochi giorni più tardi partì insieme al vegliardo alla volta delle terre di Lairenne.
Una volta raggiunto il borgo, il cuore dell’anziano si scaldò per la commozione nell’ammirare tutto ciò che era stato ricostruito in virtù dell’impegno e delle ricchezze che Marchesa aveva generosamente speso per cancellare i segni del passaggio dei crudeli mezzo-giganti. Grazie ai medicamenti dell’alchimista locale, Elinor, Caleo riprese lentamente le forze, scoprendo infine che gli dei avevano intenzione di concedergli ancora qualche tempo prima di chiamarlo a sé.
Rasserenato da questi lieti e inattesi eventi, Rowan decise di restare nel feudo di Lairenne insieme al padre, e si arruolò nella nuova milizia di Tullvéch, dove il suo solido braccio conquistò rapidamente la fiducia e la stima dei suoi compagni d’arme.