Epilogo

Dopo aver lasciato Luth Golein, la Compagnia infine si divise. Falstaff e Theodor, accompagnati da Telehma e Crovont, si recarono ad Aghijon, affinchè il Malus Vizeraj venisse riportato nelle sale segrete della Cattedrale, ma quando il cardinale ebbe modo di vedere con i propri occhi il terribile artefatto, rivelò che il demone si era vincolato con il sangue al suo possessore.

Strappare il Malus Vizeraj dal braccio di Falstaff avrebbe dato alla malevole entità il potere di manifestarsi in una nuova spaventosa forma, e così fu deciso che il demone sarebbe rimasto legato per sempre al suo nuovo possessore. Sulle spalle di Theodor, che ben presto avrebbe ricevuto la nomina di Decano, fu posto il terribile peso di vegliare sul custode del Malus, e di impedire che l’artefatto senziente potesse sopraffare la mente e la fede del suo portatore.

Telehma e Crovont si recarono invece alle inviolabili Torri di Magia, dove ricevettero il giusto encomio per le recenti imprese che avevano portato a termine. Durante questi mesi però, entrambi scoprirono che il momento tanto atteso era giunto, e che essi sarebbero stati presto messi innanzi alla prova che da sempre segnava il confine tra i maghi-veste e gli adepti della magia.

Narth, seguendo le poche indicazioni che aveva raccolto, si accinse alla ricerca del Forgiarune che avrebbe svelato il mistero delle pietre nere delle quali era entrato in possesso. Quanto avrebbe appreso dall’incontro con Grimdal però è conosciuto solo al popolo dei nani. L’unica cosa certa, è che l’anziano barbalunga si seguì Narth sino a Chateaau d’Anglais, accompagnato dai suoi aspiranti forgiarune.

Adam, che per inseguire Ð non era stato testimone degli eventi che avrebbero potuto aiutarlo a scrivere la sua canzone immortale, abbandonò per qualche tempo il liuto, e ritornò prima degli altri a Chateau d’Anglais, forse per ritrovare l’ispirazione perduta o prosciugare le cantine della fortezza. La misteriosa Adua viaggiò per qualche tempo al fianco della Compagnia, prima di congedarsi: ripromise comunque di tenere fede alla propria parola, ed aiutare Falstaff nella sua impresa, sebbene pressante fosse il bisogno della donna di ritrovare le sorelle perdute.

Alcuni mesi dopo, la Compagnia intera si ritrovò riunita, mentre la primavera volgeva al termine e gli echi della guerra raggiungevano Château d’Anglais. Tuttavia, quando l’ombra del Re Stregone si allungò sul regno di Cheemon, un intricata vicenda avrebbe coinvolto gli avventurieri della Compagnia in una delle più grandi imprese che i bardi avrebbero cantato negli anni a venire.