Nel 1242, mentre il conflitto delle Due Corone si faceva più aspro, la fortezza chiamata Château d’Anglais venne assediata dall’esercito del Barone Crownar di Luth Golein. Dopo giorni di battaglia, il maniero, che sino ad allora non era mai stato espugnato, cadde, e i ruderi della fortezza vennero abbandonati per numerosi anni. Quando il Re Stregone venne sconfitto, Edouard III della stirpe di Vultur non aveva più alcun bisogno di sorvegliare gli antichi confini, e lentamente la fortezza acquistò una fama sinistra, in quanto si riteneva che gli spettri dei soldati morti durante l’assedio ancora dimorassero nei loro antichi posti di guardia. Per oltre trenta lunghi anni, Château d’Anglais rimase deserto e dai più dimenticato.
Il bel sole apparso al mattino aveva semplicemente illuso gli abitanti di Château d’Anglais, e le fosche nubi addensatesi sin dal primo meriggio al di sopra dei ruderi avevano trasformato il cortile sterrato antistante la fortezza in un vero e proprio acquitrino. All’interno del maschio pentagonale però gli ambienti erano ben riparati, e così Telehma, Crovont, Narth e Falstaff si crogiolavano al calore sprigionato dall’ampio camino, mentre Adam il bardo raccontava avvincenti episodi dei tempi remoti, quando i cavalieri erano senza macchia né paura e l’onore valeva molto più della vita di un uomo.
Allontanatosi dalla sala grande al termine del suo racconto, Adam venne però avvicinato da un vecchio servitore del maniero. Con voce tremante Josh richiese il suo aiuto, in quanto dei visitatori inaspettati erano giunti alla porta, ed egli non sapeva se ammetterli al cospetto dei signori di Château d’Anglais. Incuriosito dalle farneticazioni del vecchio servitore, Adam si decise ad investigare personalmente.
Alla porta attendevano due insoliti viandanti, un uomo non più giovane che si presentò con il nome di Padre Gropius, e quella che aveva tutta l’aria di essere la sua guardia personale, un alto e robusto uomo del nord dai lineamenti duri, addolciti soltanto da una barba castana non curata da alcuni giorni.
Quando Adam cercò di fare accomodare gli ospiti, seguendo le indicazioni dei signori di Château d’Anglais, Padre Gropius richiese all’uomo del nord di occuparsene, suscitando un’inattesa quanto inespressa riluttanza. Nonostante i tentativi di Adam di scoprire qualcosa di più, ricorrendo persino a domande dirette, il bardo fu infine costretto a rimandare il colloquio con il suo ospite ad un momento più tardo. Nel frattempo, Falstaff era riuscito a trovare Theodor, e dopo averlo distolto dalle sue preghiere lo aveva condotto nella sala grande: Padre Gropius venne fatto accomodare e accolto con il massimo garbo di cui erano capaci i signori di Château d’Anglais.
L’anziano viandante però aveva una bizzarra richiesta: palesò subito il suo interesse nel riprendere il viaggio a sud prima possibile, verso Luth Golein, e preoccupato per l’instabile situazione del Regno pregò con malagrazia i suoi ospiti di provvedere ad una scorta, possibilmente armata, per proteggere la propria vita e quella dei servitori che lo accompagnavano. Eppure, nonostante avesse dichiarato che il suo viaggio fosse stato ordinato dal Cardinale di Aghijon, Padre Gropius non era in possesso di nessun documento che confermasse le sue parole, pertanto Falstaff si dichiarò poco incline ad accogliere le richieste del viandante, per non parlare di Telehma e Crovont, che avevano ricevuto soltanto sguardi astiosi dal venerando sacerdote. Theodor insistette comunque per accordare ospitalità ai viandanti, come si conveniva a quell’epoca, ed una piccola stanza venne destinata a Padre Gropius.
Nel frattempo, Adam si era recato nel cortile interno, per scoprire qualcosa di più sull’uomo del Nord. Apparentemente, egli aveva urgenza di conferire con il vicario Theodor in gran segreto, arrivando a promettere una ricompensa in denaro se il bardo avesse acconsentito di aiutarlo. Temendo brutte sorprese, Adam avvertì Theodor di preparasi al peggio, e come conseguenza tutti e cinque i signori di Château d’Anglais si prepararono ad incontrare l’uomo, in una delle sale settentrionali del maniero.
Sebbene minaccioso, il viandante non aveva però cattive intenzioni. Egli era latore di un messaggio da parte del Cardinale di Aghijon, un messaggio da consegnare personalmente nelle mani del vicario. Dopo aver congedato l’uomo e letto il messaggio, Theodor annunciò la sua imminente partenza. Falstaff e Narth sarebbero venuti con lui, e dopo qualche riflessione Telehma e Crovont si risolsero ad unirsi nuovamente alla Compagnia. Adam, che altro non attendeva che un’occasione per scrivere una ballata su eventi dei quali era stato testimone, si unì volentieri alla spedizione, e durante la cena Padre Gropius fu rallegrato della decisione dei cinque signori di Château d’Anglais: avrebbe avuto una scorta d’onore sino a Luth Golein, anche se quella lontana sera, nessun membro della Compagnia avrebbe potuto immaginare quanto distante li avrebbe portati la Strada del Re.